Ci sono troppi Ivan al mondo purtroppo, dalla più grande città al piccolo paesino. A volte mi chiedo se sia per colpa di una mancanza di insegnamento nella gestione delle emozioni quando cresciamo, o se è semplicemente il destino mescolato ad una somma di scelte sbagliate.
Per quanto le persone così ci sembrino venire da un’altra dimensione, quasi come se fossero dei fantasmi, potremmo essere nella stessa situazione se solo fossimo nati in un altro posto, o avessimo avuto genitori diversi, o una situazione più difficile in cui crescere.
Il fatto è che probabilmente non c’è nemmeno una soluzione…
Ciao Riccardo! Grazie per il commento! Sì hai ragione Ivan è lui, ma potrebbe essere chiunque. Sono convintissima che potrei essere anche io, la genetica che non scegliamo e le condizioni ambientali in cui ci ritroviamo ci plasmano in quello che siamo. Si può far molto poco infatti, se non ricordarci che siamo tutti umani e sulla stessa barca.
La vita è tutta fatta di sballi. Ma i nostri sono più "normali". Lo sballo da lavoro, lo sballo da aperitivi , lo sballo delle cene a sei (numero ideale - è stato certificato - ) per non annoiarsi. Lo sballo dei viaggi che sembra ti diano libertà ma poi, di lì ritorni sempre qui! Lo sballo che devi avere un ragazzo o una ragazza per forza se no (sesso a parte) che cosa vivi a fare? Lo sballo della "donna con il cane" figura patetica che popola le nostre città, un'icona ironica della traslazione dell'amore e e dell'affetto da una persona ad un animale. Lo sballo dei figli che chissà perchè si devono mettere al mondo che dopo 90 anni se va bene muoiono. (per far felice l'utero ?)
Il coraggio del bulgaro è lo sballo anormale, antagonista: lo sballo del rifiuto il cui totem è la birra. Non il coganc o il whisky o lo spritz della studentessa della ZTL col master qui o là. La birra. La più effimera e disgustosa sostanza sballante. Soprattutto se non hai il frigorifero portatile lei diventa calda e sembra piscio. Te la porti dietro come un amore ammuffito che si trascina a fianco a te. Non ti chiede nulla e ti dà pochissimo. Povero lui, il bulgaro, ma poveri anche noi schiavi dei nostri sballi. P.S. Hai letto il mio libro?
Ciao Gaia! Leggilo, ti prego. Ho bisogno anche di un tuo feedback. Vedrai che susciterò in te intense emozioni. Buoni viaggi, e ricorda che "Coelum, non animam, mutant qui trans mare currunt" Coloro che viaggiano attraversando i mari cambiano il cielo sopra di loro, non la loro anima"...
Questo racconto strappa l'anima! Viviamo in una società miope e sorda alle necessità delle persone. Sei bravissima a dare loro voce e a renderle visibili agli occhi degli indifferenti! Bravissima, come sempre!
Grazie Emanuela! È bello per me aver potuto dare voce a Ivan e averlo reso visibile agli occhi di altri anche se per pochi minuti. Di Ivan non saprò mai la vera storia, ma forse non è davvero importante.
Ci sono troppi Ivan al mondo purtroppo, dalla più grande città al piccolo paesino. A volte mi chiedo se sia per colpa di una mancanza di insegnamento nella gestione delle emozioni quando cresciamo, o se è semplicemente il destino mescolato ad una somma di scelte sbagliate.
Per quanto le persone così ci sembrino venire da un’altra dimensione, quasi come se fossero dei fantasmi, potremmo essere nella stessa situazione se solo fossimo nati in un altro posto, o avessimo avuto genitori diversi, o una situazione più difficile in cui crescere.
Il fatto è che probabilmente non c’è nemmeno una soluzione…
Ciao Riccardo! Grazie per il commento! Sì hai ragione Ivan è lui, ma potrebbe essere chiunque. Sono convintissima che potrei essere anche io, la genetica che non scegliamo e le condizioni ambientali in cui ci ritroviamo ci plasmano in quello che siamo. Si può far molto poco infatti, se non ricordarci che siamo tutti umani e sulla stessa barca.
La vita è tutta fatta di sballi. Ma i nostri sono più "normali". Lo sballo da lavoro, lo sballo da aperitivi , lo sballo delle cene a sei (numero ideale - è stato certificato - ) per non annoiarsi. Lo sballo dei viaggi che sembra ti diano libertà ma poi, di lì ritorni sempre qui! Lo sballo che devi avere un ragazzo o una ragazza per forza se no (sesso a parte) che cosa vivi a fare? Lo sballo della "donna con il cane" figura patetica che popola le nostre città, un'icona ironica della traslazione dell'amore e e dell'affetto da una persona ad un animale. Lo sballo dei figli che chissà perchè si devono mettere al mondo che dopo 90 anni se va bene muoiono. (per far felice l'utero ?)
Il coraggio del bulgaro è lo sballo anormale, antagonista: lo sballo del rifiuto il cui totem è la birra. Non il coganc o il whisky o lo spritz della studentessa della ZTL col master qui o là. La birra. La più effimera e disgustosa sostanza sballante. Soprattutto se non hai il frigorifero portatile lei diventa calda e sembra piscio. Te la porti dietro come un amore ammuffito che si trascina a fianco a te. Non ti chiede nulla e ti dà pochissimo. Povero lui, il bulgaro, ma poveri anche noi schiavi dei nostri sballi. P.S. Hai letto il mio libro?
Ciao Carlo, che bello sentirti qui. Sono pessima!! Non l’ho ancora letto!!
Ciao Gaia! Leggilo, ti prego. Ho bisogno anche di un tuo feedback. Vedrai che susciterò in te intense emozioni. Buoni viaggi, e ricorda che "Coelum, non animam, mutant qui trans mare currunt" Coloro che viaggiano attraversando i mari cambiano il cielo sopra di loro, non la loro anima"...
Questo racconto strappa l'anima! Viviamo in una società miope e sorda alle necessità delle persone. Sei bravissima a dare loro voce e a renderle visibili agli occhi degli indifferenti! Bravissima, come sempre!
Grazie Emanuela! È bello per me aver potuto dare voce a Ivan e averlo reso visibile agli occhi di altri anche se per pochi minuti. Di Ivan non saprò mai la vera storia, ma forse non è davvero importante.